DUE FILOSOFIE DI GIOCO

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  1. ingegnere1943
     
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    Vorrei portare i fruitori dell'azzardo, almeno per quanto riguarda quello offerto dai casinò, a fare alcune riflessioni. Le ritengo importanti poiché il giocatore è pur sempre un soggetto in evoluzione e quindi sensibile all'opportunità di modificare la propria condotta.

    Premesso che i casinò siano quanto di più equo venga messo a disposizione degli amanti dell'investimento rischioso, bisogna però specificare che il bassissmo livello di usura del capitale investito, si mantiene solo alla condizione di poterne fruire senza che questo venga intaccato da altre varie spese.

    Con la modica spesa di 100 euro di aggio, un casinò permette alla clientela di investire al responso della sorte, la bella cifra di 3.500 euro. Ne deriva quindi d'ottenerne mediamente un ritorno a bilancio di 3.400.

    So ch'è difficile da recepire: ma qualora si dovessero spendere ipotetici 100 euro di spese di viaggio per lo stesso citato investimento, l'importo di tutte le potenziali vincite risulterebbe decurtato della metà!

    Appare allora chiaro quanto sia importante, per tutti i giocatori con l'intenzione di conservare la più alta speranza di frutti, dedicare il capitale deciso solo al gioco o, almeno, la sua maggior quantità possibile. Beninteso fino a quando, coscienziosamente, si sia deciso di sospendere le operazioni.

    Detto questo, distinguiamo finalmente le due filosofie di gioco. Da una parte abbiamo i giocatori istintivi, raggruppati nelle loro diversissime e fantasiose espressioni, mentre dall'altra si annoverano i giocatori sistemistici. Meglio li definirei: giocatori schematici. Il sistema o i sistemisti vincenti, sono per ora ancora troppo nebbiosi.

    Però, ed è inconfutabile, questa categoria rappresenta la miglior evoluzione della specie "giocatore d'azzardo". Coloro i quali dal vissuto azzardistico non abbiano tratto stimolo per tale sana mutazione, saranno i primi a dover abbandonare la partita, spesso dannandosi!

    Purtroppo, frequentando i casinò, di giocatori di schema ne vedo sempre meno: razza in estinzione?

    i43
     
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  2. royal flush
     
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    non credo ci sia differenza fra il giocatore d'istinto e quello di schema.

    diamo al giocatore d'istinto un capitale x e facciamo lo stesso con il giocatore di schema,il primo sarà destinato a fallire e il secondo avrà lo stesso fato che lo attende,solo ci impiegherà un po di più.

    ho visto tanti,troppi sistemisti in tanti anni di frequentazioni delle case da gioco e tutti così come erano arrivati un giorno sono spariti,qualcuno ha resistito più di altri,ma forse perchè le attese prima di fare anche un solo colpo al tavolo erano talmente lunghe che avrebbero snervato anche il più paziente degli uomini.

    nutro forti dubbi che essi siano la migliore evoluzione del giocatore d'azzardo,personalmente ho visto solo fallimenti e se questi sistematicamente falliscono non possono rappresentare l'evoluzione della specie soprattutto se si stanno estinguendo.
     
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  3. ingegnere1943
     
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    Caro Royal,

    i tuoi dubbi sono legittimi poichè, matematicamente, le cose si presentano perfettamente uguali. Sennonché, però, per dirimere la questione, occorre fare i conti anche col fattore umano. Ecco che, allora, le diversità si rivelano per mezzo dei differenti destini. Pur estinguendosi ambedue le specie, quella schematica, forte del "parapetto" che più di tanto non li espone, sparisce per delusione o morte naturale. Quella intuitiva invece che crede più in se stessa, alla fine va incontro a traumi ben più devastanti del classico "salto" riservato ai sistemisti. La più giovane età media di tutti gl'intuitivi che osservo, mi conferma che il piacere di continuare a giocare è riservato agli schematici!

    Ma la discussione rimane comunque molto interessante, grazie di parteciparvi,

    i43
     
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  4. buro76
     
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    Frequentando unicamente i casinò veneziani posso dire che di giocatori schematici ne trovo parecchi....solo nella sede storica di CàVendramin....

    non sono d'accordo quando si dice che al pari di un giocatore casuale i destini siano gli stessi alla fine,non mi viene da pensare così vedendo tutti questi personaggi che resistono da tanti anni e che adottano una condotta accorta nel gioco.

    Ho un passato da giocatore casuale,e veder giocare mentre aspetto la configurazione per il mio sistema un giocatore di questo tipo mi fa ridere(ogni tanto rido anche del mio passato)...anche se bisognerebbe ringraziarli perchè sono loro che tengono aperti il casinò,loro e l'ingordigia che hanno.....d'altronde,chi ha più probabilità di diventare un giocatore compulsivo?

    Un giocatore schematico deve seguire delle regole,il più delle volte ferree,che riguardano condotta e pazienza....quanti riescono ad avere un comportamento del genere per inseguire l'obiettivo tanto desiderato?quanti si abbattono dopo una sconfitta e cominciano a trovare sempre degli accorgimenti "migliori" per saltare meno.....

    Ciao a tutti
     
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  5. ingegnere1943
     
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    Benvenuto al nuovo amico Buro76 che, a servizio di tutti, testimonia la positività dello schema applicato al gioco di casinò. Mi trova, ovviamente, d'accordisssimo!
     
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4 replies since 22/10/2009, 09:26   408 views
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