ENCICLOPEDIA della ROULETTE

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    LEGENDA: non vi sono particolari indicazioni o abbreviazioni da segnalare. Le parole scritte in grassetto costituiscono, nel senso in cui appaiono nelle definizioni, altrettante voci dell'enciclopedia. Quelle in corsivo sono di idioma straniero.
     
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    ABACO Antica tavola o contenitore a diversi scomparti, antesignano pallottoliere. Accoglieva, diversamente posizionati, sassolini (lat. calculi), spilloni o conchigliette per far di conto. Era utilizzato anche per quantificare gli esiti nei giochi di sorte. Soprattutto dagli antichi romani, nelle loro accesissime partite con gli astragali. In questo caso anticipava profeticamente le fiches nell'indicare il capitale a disposizione. Appare curiosa la somiglianza degli antichi abachi con alcune attuali attrezzature roulettistiche.


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    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 08:59
     
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    ABBANDONO Conclusione della partita. Può essere volontario o involontario. In quello volontario sono presenti tutte e tre le condizioni nelle quali possa verificarsi e cioè: quella in vincita, perdita o pareggio. Nel caso invece sia involontario, tolta l'ipotesi che sia opera dell'orario (chiusura dei giochi), resta solo la causa d'essersi dissolto il capitale a disposizione. La sfavorevole tipologia dei tipi di abbandono gravanti sull giocatore, determina poi effetti matematici maggiormente negativi per gli esiti attesi dalle medie che produrrà. L'abbandono, è bene venga quindi recuperato alla determinazione del giocatore, eliminandogli ostacoli emotivi pericolosi. Entrare al casinò con la sola idea di vincere, è la condizione giusta per uscirne sconfitti. Accontentarsi di una piccola perdita, accettandone quindi i limitati danni, equivale spesso a conseguire una vincita. Questa strana specie di vincita in perdita, si consegue quando l'entità di perdita sia inferiore a quella attesa, dato l'aggio teorico da tributarsi al volume di gioco sviluppato.

    Edited by ingegnere1943 - 26/10/2009, 09:19
     
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    ABBIATI Azienda torinese leader nella produzione di roulettes ed equipaggiamenti per casinò. Questo marchio italiano, conosciutissimo dai giocatori, fregia eleganti e sicure attrezzature nei casinò di tutto il mondo.


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    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:02
     
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    ABBIGLIAMENTO Obbligo del vestito per l'accesso alle sale da gioco. Ogni casinò possiede un suo particolare regolamento in merito. Spesso viene adeguato alle stagioni o a giornate particolari, quali: festivi, soirée o gala. Il visitatore occasionale, magari sprovvisto della giacca o della cravatta prescritta, solitamente può ovviarvi col loro nolo al guardaroba. Il gentil sesso gode di più ampia libertà. Il suo abbigliamento e ancor più, certe (sbirciate) carenze delle sue mises, sono apprezzate. Per cavalleria alle frequentatrici è inoltre concesso di portare in sala borse, pellicce e mantelli. C'è in atto però una nuova tendenza, quella tesa ad un progressivo allentamento di certe barriere. Soprattutto da parte dei nuovi casinò. L'ottica è quella di una migliore capillarizzazione del gioco d'azzardo oltre quella di sottrarre affluenze alle case da gioco storiche. Lo sfruttamento della corsa ad eliminare certe barriere, s'avvale anche dell'opzione "roulette in pigiama", la comodissima offerta profusa dal gioco on line.
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    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:04
     
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    ABBINAMENTO Tipica operazione di scelta alla roulette. Utilizzata per trarre indicazioni dal numero apparso. In questo caso la numerologia e le reminiscenze personali regnano sovrane. Tra i giocatori di roulette è sensazione diffusa che i numeri si "chiamino". Non solo sulla stessa ruota, ma anche tra quelle di tavoli vicini. Se ad uno stesso tavolo, l'abbinamento favorisce sempre un numero diverso da quello apparso, tra tavoli diversi gli è invece preferito il ripetersi del numero "guida". Va rilevato che i più fini cultori dell'abbinamento non siano i giocatori ma gli anziani croupiers di roulette! L'aver assistito in forma non emotiva ad elevatissimi campioni, fissa in loro, meglio che in altri, quelle che possano sembrare "adiacenze" favorite. Gentilmente, molte volte, suggeriscono questa loro esperienza a giocatori in palese dubbio di scelta.

    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:06
     
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    ABBOTTONATO Saggio comportamento di giocatore di roulette, guardingo e prudente. Purtroppo tale condizione si rivela spesso transitoria. Viene infatti riservata alla sola fase iniziale dell'approccio alle operazioni. Le conseguenze negative che ne possono scaturire, sono poi causa della sua dismissione. Risulta quindi facile stare abbottonati in situazioni di pareggio o di vincita. Difficile, invece, il mantenersi abbottonato in perdita.

    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:08
     
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    A B C prime tre lettere di tutti gli alfabeti occidentali. Universalmente adottate per esprimere l'ingresso in ogni conoscenza. Significativo per il sapere dei giocatori di roulette, l'indicazione che ne fornisce l'acronimo: Attenzione Bisogna Calcolare. Anche palindromo, esclama: Calcolare Bisogna, Attenzione! E di calcoli la roulette ne ha comportati tanti. Iniziatisi con quelli conclusi da Blaise Pascal nel 1658, proprio nella sua "Histoire de la Roulette". Allora, costei, molto formosa, era chiamata "la bella Elena". Ma Pascal, pur libertino a ondate, era di formazione giansenista. Com'era capace di dominare il dolore fisico che lo affliggeva, sublimandolo in Passione, sapeva anche l'arte di padroneggiare i sensi. Quello matematico lo recuperò velocemente nei confronti della belle Hélène. Questa, altro non era che la Roulette, allora non ancora materializzata. Avrebbe preso corpo poco dopo, come già prima era avvenuto col macchinario della Pascaline, la sua stupefacente calcolatrice. Roulette, infatti, restava ancora la definizione di una trascendentale curva cicloide. Introduceva, molto prima che se ne fosse occupato Newton, al calcolo infinitesimale. Di strada, forse grazie alle forme, la bella Elena, materializzatasi col fuoco dentro, ne avrebbe fatta tanta.

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    ABEL NIELS HENRIK Matematico norvegese famoso per una innovativa funzione geometrica di probabilità. Propose ed esplorò ciò che avveniva all'esterno delle curve ellittiche di equazione. Introdusse il concetto d'inversione degli integrali. Ampliava sorprendentemente il lavoro di Gauss. Abel cercò di contattarlo in un suo soggiorno di studio a Berlino ma invano. Sfortunatamente non poterono presentarsi nuove occasioni, Abel morì poco dopo di polmonite. Era il 1829 a soli 27 anni. Il valore dei suoi studi apparve in tutta grandezza solo dopo la prematura scomparsa, avvenuta in stato di penosa indigenza. Abel è considerato oggi uno dei fondatori dell'algebra moderna. La Norvegia lo celebra assieme ai rimorsi. La roulette ed il Calcolo delle Probabilità, lo possono fare senza.


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    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:14
     
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    ABERRAZIONE Sostantivo diffusamente utilizzato per definire un travisamento sorprendente, a volte addirittura sconcertante. Chiama in causa le deformazioni che creano inganni alla percezione umana. Il fenomeno è abbondantemente replicato anche dai giocatori di roulette. Si produce in quanto, durante l'esercizio del gioco d'azzardo, vengono sospesi i riferimenti spazio temporali consueti, penetrandosi uno "stato" dalla diversa dimensione. Le leggi di questo "stato": o sono sconosciute o vengono calpestate, quali le aiuole del verde tappeto. Le immancabili pene previste, dimensioneranno la gravità dell'infrazione. Questo tipo di aberrazione, spesso autentica illusione ottica per i giocatori, si può solo soddisfacentemente correggere ma non eliminare del tutto.


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    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:16
     
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    ABITUALE Aggettivo che definisce un tipo di giocatore particolarmente assiduo. In molti casi il giocatore abituale non è il degradato soggetto che viene così immaginato. Infatti nei casinò, è spesso impersonato da un sistemista che sfoggia particolari doti di resistenza. Somma di tante buone qualità, unite alla modesta pretesa di utile.

    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:17
     
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    ABNEGAZIONE Spirito di sacrifico, spesso dedicato alla roulette da appassionati e studiosi. Uno di questi, divenuto leggendario, è sicuramente Marigny de Grilleau, un autentico pioniere. Agli albori dell'anno 1920, intraprese approfonditi studi sui fenomeni prodotti dalla venerata "regina" di tutti i giochi. Il matematico francese dimostrò abnegazione, col recarsi tutti i santi giorni al casinò per 5 anni consecutivi, dall'apertura della sala da gioco fino all'ultima boule. Il casinò era quello celeberrimo di MonteCarlo. L'epoca quella di fine belle époque, alla cui fine vi aveva pur contribuito il concludersi della prima guerra mondiale. Il sopravvissuto Marigny, annotava unicamente i numeri di un solo tavolo, sospettosamente, senza mai scommettere, tant'è che attirò l'attenzione di molti curiosi, divenendo poi quasi parte d'arredamento di quel casinò, già regno dei Blanc nel Principato. Una sera, al termine dei giochi, un dipendente del casinò lo avvicinò. Dopo avergli manifestato stupore per tanta dedizione, domandò se ne fosse valsa realmente la pena. Il compunto Marigny rispose: “Da anni cerco di comprendere chiaramente i fenomeni che si producono alla roulette ed i fattori che li disciplinano. Per riuscirvi è necessario avere statistiche precise. Le sortite debbono per questo essere sicure. Le raccolgo personalmente, perchè non potrei esaminare dati col benchè minimo dubbio.” Il dipendente lo incalzò nuovamente: "Allora voi sostenete che queste statistiche siano probatorie?" Marigny, paziente, gli spiegò che in tutte le statistiche raccolte, i fenomeni erano osservati presentarsi in modo disordinato. In seguito però, con l'aumentare dei dati, la statistica delineava un equilibrio costituito da una armonica composizione di equilibri e squilibri. Alla fine, tutti i suoi studi, provavano un costante ritorno all'equilibrio, raggiunto attraverso questa particolare dinamica. L'employé della Société des Bains de Mer sfoderò allora il suo coup de théâtre: "Mio caro signore, allora le vostre statistiche non sono attendibili. Voi, solo lo credete l'aver annotate tutte le boules che abbia prodotto questo tavolo, ma ve ne mancano invece parecchie migliaia. Ignorate infatti che durante l'orario di chiusura al pubblico, questo tavolo lavora a pieno ritmo con le quadre di allievi croupiers che si esercitano." Il de Grilleau esitò pensoso, compiacendo il sagace impiegato, convinto d'averlo messo in crisi, poi uscì dalla sala. La capziosa osservazione mossagli, non lo tenne sgomento per molto. Questa fu l'occasione per convincersi che le "sue" permanenze fossero un universo a se stante, piccolo e completo. Fu così il primo studioso a coniare la storica definizione di permanenza personale ed a stabilire anche una legge di apparizione delle figure. Il Marigny raccoglie, ancora adesso, più frutti di quanto potesse sperarne dall'abnegazione profusa. Il suo ponderoso trattato: “Il guadagno scientifico di una sola unità alla Roulette e al Trente et Quarante” è il più letto testo roulettistico di sempre. Egli però, pur avendo identificato il meccanismo che la configurava, non aveva titolo per attribuirsi una permanenza personale. Le permanenze personali, infatti, riguardano esclusivamente i legittimi proprietari, identificabili nei soli giocatori che ne scommettano gli esiti. Marigny si trovò allora nella medesima condizione degli aspiranti croupiers, le cui permanenze, private degli effetti, potevano escludersi, al pari delle "sue", a lui altrettanto impersonali. Due nullità, quindi, per il sapere dei giocatori? No! Un po' diversamente, due neutralità. Entrambe non consentivano di rappresentare gli esiti prodotti. La prima, dei croupiers in erba, perchè non li possedeva e la seconda, quella del Marigny, perchè gli esiti appartenevano ad altri. La matematica, comunque, liquida senza scampo la suggestiva ipotesi equilibrista del pur abbottonato studioso Marigny de Grilleau.

    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:19
     
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    ABUSO Soglia di eccesso nell'attività al gioco d'azzardo. La roulette intelligente si vive quale misurato piacere. La regola aurea è quella di dedicarle tempi e denari non sottratti ad altre più edificanti attività.

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    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:20
     
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    ACCANITO Classico e deprimente stereotipo di giocatore compulsivo. . . . . image


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    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:21
     
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    ACCANTONAMENTO Procedura ordinata dal capo partita con cui i gettoni corrispondenti di una vincita vengono accantonati. Si verifica in due casi. Quando una vincita non sia reclamata, allora i gettoni resteranno accantonati per tre boules a disposizione dell'avente diritto. Dopodiché verranno irrimediabilmente incamerati dalla dotazione del tavolo. L'altro caso, senza termine di prescrizione, si ha quando l'accantonamento sia stato disposto per un accertamento, necessario in seguito ad una non risolta contestazione. Ai gettoni della vincita accantonata, in tutti i casi, sempre si aggiunge la puntata che l'aveva generata, opportunamente rimossa dal tappeto.

    Edited by ingegnere1943 - 5/4/2008, 09:22
     
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